logo-prince-punto-it-italia

Buon Anno Mr. Nelson, quando Prince incontrò Miles

Paisley Park, Chanhassen, Minneapolis

Come recita il sito ufficiale di Pailsey Park, quello che era un campo di grano senza pretese diventò presto un santuario dove Prince poteva, oltre che vivere, creare, registrare e suonare liberamente.

Nel lontano 1985 Prince, inondato dal successo di Purple Rain, inizia a pensare ad un posto dove poter dare sfogo completo alla sua complessa creatività. L’idea si trasforma presto in una canzone, appunto “Paisley Park“, e in breve tempo in un progetto affidato al giovane architetto americano Bret Thoeny in collaborazione con gli ingenieri Richard Henriksen e Mark White.

Prince-Paisley-Park-Minneapolis-Chanhassen-02

A differenza di molte star Prince non voleva per se una lussuosa villa ma bensì un posto dove lavorare, il progetto fu quindi affidato ad un costruttore specializzato nell’edificare centri commerciali, tanté che i tratti architettonici di Paisley Park ricordano più un mall americano che una lussuosa abitazione.

Nella struttura trovano posto due studi di registrazione, una sala prove, diversi spazi comuni e un’area di 1000mq destinata a eventi tra cui concerti, prove per i tour, e registrazioni multimediali.

L’edificio viene completato nella primavera del 1987 e consegnato a Prince nell’estate dello stesso anno.

31 Dicembre 1987 Il concerto

Paisley Park viene ufficialmente inaugurato al pubblico il 31 Dicembre del 1987 con un concerto di beneficenza per la “Minnesota Coalition for the Homeless“, associazione che tutt’oggi si prende cura dei senza tetto nel Minnesota. Circa 400 persone pagano ben 200$ per poter partecipare alla festa di fine anno e per scoprire cosa nascondono quei pannelli bianchi di quella strana struttura nata a pochi minuti da Minneapolis.

Questo concerto arriva alla fine della tournèè europea di Sign ‘O’ The Times che ha consacrato Prince non solo come numero uno da classifica ma anche come straordinario performer live. I concerti estivi in realtà furono abbastanza costanti in quanto il live fu concepito come un vero e proprio show che lasciava poco spazio a modifiche musicali.

Il concerto di fine anno in realtà esula dall’essere considerata un’estensione del tour, ma è in realtà da considerarsi come un’apparizione “one-off” e cioè “una tantum”. Per molti anni i collezionisti hanno potuto godere della seconda parte del concerto nelle molte release bootleg sia audio che video, in qualità non eccellente, ma sufficente per godere appieno della performance.

Solo con l’uscita nel 2021 della deluxe edition di Sign ‘O’ the Times i fans di tutto il mondo hanno potuto scoprire su DVD l’intero concerto. Lo show prima di tutto fu lungo più di due ore ed è basato sulla struttura della tournée appena conclusa. L’inizio è a mio avviso molto particolare, un Prince visibilmente emozionato ringrazia e augura buona serata al pubblico, Un’altro particolare è come in questa serata si possano vedere alcune sequenze sceniche che ritroveremo nell’estate successiva durante il Lovesexy Tour come i balletti tra Prince e Cat durante Erotic City.

Una citazione particolare per lo scoccare della mezzanotte dove Prince introduce “Purple Rain” con la canzone “Auld Lang Syne”, a mio avviso una delle migliori performance di una delle canzoni più conosciute dell’artista. Siparietto curioso il malfunzionamento di una fune che avrebbe dovuto rilasciare tanti palloncini sul pubblico, in funzione solo dopo l’intervento dei tecnici. Non so perchè ma quel “Modern Tecnologhy” espresso da Prince mi è sempre rimasto impresso, come fosse un vero e proprio segno dei tempi.

La magia di Miles Davis

Ma questo concerto sarà anche ricordato da tutti i fans per l’ospite, un Miles Davis in gran spolvero che duetta con Prince. Le immagini del DVD della deluxe edition di Sign ‘O’ The Times ci regalano delle immagini ai più inedite, la magica tromba di Miles irradia Paisley Park nel cuore della prima notte dell’anno.

Di seguito la scaletta della serata, di quei fantastici e meravigliosi 135 minuti.

Sign ‘O’ The Times

Play In The Sunshine

Little Red Corvette

Erotic City

Housequake

Slow Love

Do Me, Baby

Adore

I Could Never Take The Place Of Your Man

Let’s Pretended We’re Married

Delirious

Jack U Off

Hot Thing

If I Was Your Girlfriends

Let’s Go Crazy

When Doves Cry

Auld Lang Syne / Purple Rain

1999

U Got The Look

It’s Gonna Be A Beautiful Night

La Band

Categorie

Categorie

TAG